Gesù senza glutine
per tutti gli intolleranti

Se ci fosse anche solo una possibilità che quello che Gesù ha detto fosse vero, se Gesù fosse davvero chi dice di essere, non varrebbe la pena di capire meglio e conoscerlo?

QUESTO LIBRO È PER TE

Per te che credi di credere e per te che credi di non credere.

Forse fatichi ad avvicinarti alla fede, hai come una sorta di allergia e dici di non credere. Non voglio farti stare male, per questo ti somministrerò un Gesù senza glutine, perché se pensi di essere intollerante allora dovresti conoscerlo meglio per scoprire che anche Lui era un tipo intollerante.

Scarica gratuitamente il primo capitolo

Due parole sull’autore

Giuseppe Punto nasce il 5 settembre 1983 a Crotone. Si laurea in Scienze della Comunicazione e consegue un master in Copywriting nei Nuovi Linguaggi dei Media all’Accademia di Comunicazione di Milano. Ben presto la comunicazione si rivela non solo un suo interesse, ma uno strumento per condividere e contagiare gli altri con la sua passione più grande: l’amore per Dio.
Comunicatore, speaker, podcaster e pastore, insieme a sua moglie, degli YouS Milano: giovani e adolescenti della Sabaoth Church. Nel 2011 fonda insieme a sua moglie un movimento chiamato Purex Culture che si propone di diffondere la controcultura della purezza nelle relazioni e nella sessualità. Il 2013 è l’anno di IAMREV: un movimento studentesco che permette a Giuseppe e a sua moglie di parlare a migliaia di studenti nelle scuole di tutta Italia affrontando tematiche varie come il bullismo, il cyberbullismo e l’autolesionismo.
Autore del libro “Senza Titolo” (2019), si propone con il suo secondo libro di sfidare la tua tollerabilità e permetterti di digerire “Chi”, fino ad oggi, ti è sembrato “indigeribile”.

Non preoccuparti, sono poche pagine.

Ecco i capitoli del libro

Questo libro è per te. Per te che continui a dire: «Non mi interessa», «No, non fa per me», «Non credo a queste robe», «Ma davvero oggi credete ancora a queste cose?». Per te che usi la strategia di mia mamma dicendo: «Se Gesù esiste allora perché ci sono così tanti bambini che muoiono di fame nel mondo?», «Perché la gente continua a morire a causa di malattie?». È per te che fai queste domande perché sei interessato alla risposta, ma anche a te che fai queste domande semplicemente per chiudere la conversazione e finirla qui.

Ho solo una richiesta da farti. Partiamo azzerando i pregiudizi, quello che ti piace o non ti piace di Lui. Facciamo finta di non sapere nulla di “questo tipo” (come molti lo definiscono), di non aver visto nessun film e di non essere stati traumatizzati da nessun prete, pastore o insegnante. Partiamo da zero.

Cosa dicevano a Gesù? Come lo chiamavano? Gegiù? Figlio di ragù? Gigetto? Ah no, aspetta, forse lo chiamavano “il figlio illegittimo”, “mezza famiglia” o con parole più pesanti su sua madre. Vi ricordate la storia? Vostra mamma incinta per opera dello Spirito Santo, come lo spiegheresti ai tuoi amici questo?

La notizia della sua nascita ha portato turbamento, in realtà non hanno aperto i mercatini ma hanno chiuso la porta di tutti gli alberghi, perché per lui non c’era posto. In senso attivo, turbamento è l’atto, il fatto di turbare la normale situazione o il normale svolgimento di qualche cosa. Il re di quel tempo e tutta la città furono turbati a causa di un bambino appena nato, che nessuno in realtà aveva ancora visto e che non trovò posto in nessuna locanda. Ti sembra normale?

Prova a porre più attenzione quando passeggi tra le corsie del supermercato e ti accorgerai che le confezioni dei prodotti senza glutine sono comunque belle e accattivanti. Non sono nella fila del cibo “senza gusto” o nella corsia degli intolleranti, ma vengono presentate in un certo modo. Ecco, uno dei problemi secondo me è sempre stato il modo in cui Gesù viene presentato.

Spesso la Chiesa come istituzione ha usato la parola peccato per puntare il dito, Gesù invece usa la parola peccato per tenderci una mano. Quello che Lui vuole fare è avvicinarci a Dio proprio perché il peccato ci ha separato da Lui.

La rifiutiamo, l’allontaniamo, la scrutiamo con diffidenza per capire dove vorrà arrivare. Cosa vuole svelare, scoprire, insinuare. Quando qualcuno si avvicina a noi e ci dice: «Voglio dirti la verità» sembra già una minaccia. Che poi cos’è la verità? Di sicuro non il risultato di uno o più bicchieri di vino.

«Io sto bene così, ho una vita meravigliosa, una splendida famiglia, penso sia meglio che Dio aiuti chi ha realmente bisogno di Lui». E chi ha realmente bisogno di Lui? Da cosa puoi capire se qualcuno ha bisogno di Dio? Dal suo conto in banca? Dal suo referto medico o dalla sua situazione sentimentale?

Se ci fossero stati i giornali ai suoi tempi sarebbe stato sempre in prima pagina. Sarebbe stato ospite di tutti i Talk Show, Barbara D’Urso si sarebbe venduta l’anima per averlo. Era un provocatore. Era inarrestabile. Gesù era destabilizzante e anticonvenzionale, scuoteva le piazze e ravvivava le feste. Gesù è la figura più politicamente scorretta che ci sia nella Bibbia.

Non sono felice di scrivere queste parole, ma purtroppo noi uomini e donne di chiesa non sempre siamo riusciti a mostrare Gesù con la nostra vita. E nelle righe che seguiranno leggerai più volte la parola perdono.

Sembra che ormai anche la gentilezza insospettisca. Se qualcuno fa qualcosa per aiutarci scatta in noi l’allarme del: «Chissà cosa vorrà in cambio». Anzi, alcuni rifiutano di essere aiutati per evitare di avere poi un debito con te. Niente per niente. Lo sentivo spesso da piccolino.

Lui ti ha mostrato quanto sei importante proprio scegliendo di restare lì appeso piuttosto che scendere e dire: «Chi me l’ha fatto fare?». Al massimo sei tu che ti starai chiedendo: «Chi glielo ha fatto fare?». Credo che la Sua risposta sarebbe stata: «L’amore che provo per te!».

«Cosa devo fare per essere salvato?». Domanda da un milione di dollari. Non puoi fare assolutamente nulla. Gesù non è venuto perché tu faccia, ma ha fatto tutto Lui perché tu potessi essere. Mi sento un filosofo dopo questa frase.

Questo è senza dubbio un periodo molto complicato e pieno di confusione. Virus, economie messe in ginocchio, dubbi e tante domande. Chi può salvarci? Forse è quello che tanti si stanno chiedendo. Un partito? Un presidente? Un ministro? Un vaccino? Una mascherina?

Contatta un medico se la reazione a queste parole ti ha provocato eccessivi spasmi. Non vorrei averti sulla coscienza.

Forse ti ho già svelato fin troppo. Ti consiglio di prendere il libro e leggerlo per scoprire come andrà a finire.

Hai anche tu degli amici intolleranti?

Forse sono feriti, disinteressati o indifferenti. Questo libro è perfetto per loro.

L’ho amato perché trasmette contenuti molto profondi tra una risata e l’altra. Per niente “religioso” o giudicante. Non cerca di convincerti ma ti mette davanti un Gesù davvero rivoluzionario.
Daniela
Ingegnere
Il libro è veramente bello, ho amato la stile informale con cui racconta gli aneddoti e le storie della Bibbia, è difficile nn cambiare idea dopo averlo letto. Veramente innovativo nella sua semplicità e schiettezza.
Stefano
Chief administration office
Devo dire che è stato una grande sorpresa. Ho visto un Gesù alla portata di tutti e non lontano o pronto a punirti e giudicarti. L’ho letto in un’oretta, divertente e avvincente. Ti incuriosisce e ti viene voglia di leggerlo fino alla fine.
Nicola
Cuoco
Un libro che ti porta a mettere in discussione le tue convinzioni e le tue certezze. Quello che è iniziato come paragone diventa la fine che non vorresti mai avere per la tua vita: il glutine non farà parte della tua vita, ma tu puoi scegliere di introdurre Gesù.
Federica
Studentessa

Ti rispondo ad alcune domande

Partiamo dal dire che non è un libro di cucina. Parla di Gesù, forse da una prospettiva diversa, non “religiosa”, personale, fresca, reale.

È davvero per chiunque, di qualsiasi età, ceto sociale o formazione. Non è solo per i giovani ma l’ho scritto anche per gli adulti. L’ho pensato per essere un piccolo libro da poter regalare davvero a chiunque.

Avevo bisogno di qualcosa da regalare ai miei amici che non entrerebbero mai in una chiesa e non leggerebbero mai una Bibbia. Per quelli che faticano ad avvicinarsi alla fede, perché sono arrabbiati, delusi o indifferenti. Voi ne avete amici così o ce li ho solo io? O forse tu che leggi sei uno di questi?

Va benissimo per tutti i tipi di intolleranze.

Credo sia davvero una buona lettura anche per chi già crede. Se credi di credere, leggilo e se credi di non credere, leggilo. Dopo che lo leggi fammi sapere cosa ne pensi.

Ci sono parti divertenti e altre molto profonde. Non lo definirei “divertente” ma sicuramente ti farà riflettere facendoti anche sorridere. Nel primo capitolo ho scritto: “…l’ho voluto scrivere con semplicità, senza troppi numeri e statistiche, senza arroganza e presunzione ma con passione, con amore. Senza giudizio o pregiudizio ma con rabbia e onestà intellettuale. Vorrei ispirarti, incoraggiarti, stupirti. Potrei infastidirti, disturbarti o scomodarti. Ti chiedo già scusa, mi appello alla tua bontà e ricevo in anticipo il tuo perdono. Amen.”

Solo 90 pagine. Perché se già non vuoi saperne di Gesù non credo tu abbia voglia di leggere 150 o 200 pagine. 90 pagine si leggono almeno per curiosità. È un libricino che si legge in un’oretta. Provare per credere.

Hai letto il libro?

Ha cambiato il tuo modo di vedere Gesù? Vuoi approfondire il discorso e dirmi cosa ne pensi?